Un uomo è morto carbonizzato dopo l’incendio divampato la scorsa notte all’interno del campo di migranti stagionali dell’ex “Calcestruzzi Selinunte”, in via Selinunte a Castelvetrano. Si tratta di un giovane bracciante africano. Sono stati distrutti gli alloggi di fortuna degli stranieri. Molte persone sono riuscite a salvarsi. Sono state bruciate due vetture di proprietà di alcuni soggetti. Arrivate quattro squadre dei Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme e bonificano la zona. I Carabinieri indagano sulle possibili cause scatenanti del rogo.
L’ex Calcestruzzi Selinunte è di proprietà di Onofrio Cascio che dal 2010 lo ha dismesso e negli anni ha presentato diverse denunce alle Forze dell’Ordine per violazione di proprietà privata. Il campo, però, non è stato mai stato sgomberato. I migranti gestivano il luogo. Sul posto si trovavano un bazar, una zona col fuoco per riscaldare l’acqua che serviva per le docce e l’area adibita al macello della carne.